L’appendicite è un’infiammazione frequente nei bambini e adolescenti, ma non è rara neppure in età adulta. In caso di appendicite, l’intervento chirurgico più indicato per i bambini, e in caso di obesità, si chiama TULAA.
Ne parliamo con il dottor Roberto Gesmundo, chirurgo pediatrico della Clinica Sedes Sapientiae.
Sempre più spesso, la moderna chirurgia cerca soluzioni mininvasive ogni qual volta sia possibile effettuare interventi con il minor impatto possibile per il paziente. Si tratta di tecniche chirurgiche laparoscopiche: utilizzano piccolissime telecamere a fibre ottiche per la visione degli organi contenuti nella cavità addominale attraverso aperture di pochi millimetri e l’inserimento degli strumenti chirurgici che servono all’intervento. Il vantaggio di questo tipo di tecniche, rispetto alla chirurgia tradizionale con taglio unico (chirurgia aperta) di dimensione variabile a livello dell’addome inferiore di destra, è il minor trauma dei tessuti, che si traduce, per il paziente, in minor dolore post-operatorio e, in generale, un più rapido ripristino delle funzioni fisiologiche, con una riduzione generale delle complicanze e della degenza in ospedale. Inoltre, le cicatrici sono molto piccole, con un vantaggio anche estetico.
Cos’è la tecnica TULAA?
In caso di appendicectomia, nei bambini si tende ad utilizzare sempre più di frequente una tecnica chirurgica mininvasiva chiamata TULAA, o appendicectomia laparoscopica video-assistita transombelicale. Si tratta di una tecnica che deriva dalla combinazione di chirurgia tradizionale e laparoscopica; consiste nel creare un unico accesso chirurgico attraverso l’ombelico del bambino per introdurre un solo strumento dotato di telecamera. Grazie a questo unico strumento è possibile identificare ed esteriorizzare (far uscire all’esterno) l’appendice infiammata, per poi asportarla con il taglio tipico della metodica tradizionale.
La tecnica TULAA, insieme all’appendicectomia laparoscopica, sono le tecniche più usate in chirurgia pediatrica per diversi motivi: riducono in modo significativo il rischio di infezioni della ferita, grazie all’accesso transombelicale, e il rischio di aderenze nel postoperatorio. Inoltre, rispetto anche alle tecniche laparoscopiche, la TULAA offre ottimi risultati estetici e tempi chirurgici ridotti, con conseguente riduzione anche del tempo di anestesia.
La tecnica TULAA, però, non è usata solo nei bambini: infatti, in caso di appendicite in persone affette da obesità o con patologie associate all’appendicite, come ad esempio il diverticolo di Meckel, aderenze o cisti ovariche, questa tecnica si è dimostrata particolarmente vantaggiosa. Da sottolineare che i tempi chirurgici della tecnica TULAA dipendono in larga misura dall’esperienza del chirurgo con questa tecnica.