Che cos’è la visita epatologica?
La visita epatologica consente di identificare o tenere sotto controllo tutte quelle patologie che colpiscono fegato, cistifellea o vie biliari.
Viene effettuata da un gastroenterologo che si occupa di tutte le fasi del decorso della malattia epatica, dalla diagnosi alla terapia fino al monitoraggio periodico successivo.
Perché viene effettuata la visita epatologica?
La visita epatologica consente di analizzare il decorso e stabilire la terapia in caso di patologie come le epatiti croniche virali o metaboliche e autoimmuni.
È utile anche in caso di problematiche legate alla cirrosi e a quella di tipo biliare primitivo o di colangite sclerosante primitiva, cancro al fegato (epatocarcinoma) o alle vie biliari (icolangiocarcinoma).
Come si svolge la visita epatologica?
La visita epatologica inizia dall’anamnesi del paziente, in modo da ricostruire la relativa storia clinica.
Successivamente, però, lo specialista effettua una palpazione della zona addominale per stabilire le condizioni di fegato, cistifellea e delle vie biliari.
Eventualmente, può richiedere ulteriori analisi come specifici esami del sangue, in particolare l’aminotransferasi, ecografie, ecocolordoppler o test epatici.
L’obiettivo è individuare eventuali problematiche a carico del fegato.
È necessaria una preparazione specifica per la visita epatologica?
Per la prima visita epatologica non è necessaria nessuna preparazione, è solo utile avere a disposizione le analisi più recenti effettuate.
Per alcuni esami, però, può essere richiesto presentarsi a digiuno o con una preparazione specifica.