Equiseto

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Cos’èl’equiseto?

L’equiseto (nome comune di Equisetum arvense) è una pianta contenente varie sostanze alcaloiditra cui la nicotina. Si tratta della pianta conosciuta comunemente anche con i nomi di: coda cavallina, coda di cavallo e horsetail. In questa pianta sono presenti varie sostanze tra cui minerali, vitamine, flavonoidi, tannini, saponine.

A cosa serve l’equiseto?

Sulla scorta dei benefici che deriverebbero dal consumo di questa sostanza, in commercio sono reperibili molti integratori a base di equiseto. Gli effetti che risultano attribuibili a tale pianta sono plurimi. Tra le proprietà più note di questa sostanza c’è la sua capacità diuretica; la sua assunzione aumenta, infatti, l’eliminazione di acqua a livello renale e contribuisce al buon funzionamento dell’intero apparato urinario. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e astringenti, esso può essere utilizzato anche contro diversi tipi di infezioni a carico del sistema urinario e nell’evenienza di calcoli. 

L’equiseto viene impiegato anche per le sue proprietà rimineralizzanti: favorisce l’accrescimento dei denti, delle ossa e la crescita di unghie e capelli.

Attese le sue capacità antinfiammatorie e astringenti, tale pianta può, inoltre, essere utilizzata anche contro diversi tipi di affezioni a carico di mucose (congiuntiviti, gola infiammata e palpebre arrossate). Impacchi a base di equiseto possono essere effettuati al fine di favorire la guarigione di ferite e ulcere.

Avvertenze e possibili controindicazioni

Si consiglia di evitare l’impiego di estratti a base di equiseto in caso di sospetta o accertata ipersensibilità al principio attivo e alle persone affette da problemi ai reni e/o al cuore.

Prima di utilizzare impacchi a base di equiseto si consiglia di consultare il proprio medico, soprattutto in caso di lesioni cutanee estese.

Disclaimer  

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione