Gomma karaya

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Che cos’è la gomma karaya?

La gomma karaya è una sostanza simile alla linfa che viene estratta dalla Sterculia urens, una pianta endemica dell’India, appartenente alla famiglia delle Malvaceae.

A cosa serve la gomma karaya?

La gomma di karaya è spesso consigliata per stitichezza, poiché agisce come un lassativo meccanico, incrementando il volume delle feci e stimolando il movimento peristaltico dell’intestino. Tuttavia, l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) non ha ancora approvato claim ufficiali che certifichino i suoi benefici lassativi, per cui non esistono prove scientifiche sufficienti per dichiarare con certezza l’efficacia di questo rimedio.

Avvertenze e possibili controindicazioni

L’utilizzo di gomma karaya potrebbe interferire con l’assunzione di farmaci e di medicinali per via orale, questo perché al suo interno sono presenti mucillagini che potrebbero ridurre l’assorbimento dei loro principi attivi. 

In questi caso è bene assumere gomma di karaya almeno ad un’ora di distanza da eventuali farmaci o medicinali che prevedono l’assunzione per via orale. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico curante.

Il trattamento a base di gomma karaya è considerato sicuro per gran parte degli individui. Tuttavia è bene rammentare che la sua assunzione deve essere sempre accompagnata da abbondanti quantità di liquidi. In caso contrario, il rischio in cui si potrebbe incorrere è un’ostruzione intestinale. È inoltre opportuno ricordare che, come molti altri lassativi, anche tale pianta è controindicata in caso di blocchi intestinali.

Allo stato attuale, non si hanno molte informazioni precise sulla sicurezza dell’assunzione di gomma karaya durante la gestazione e l’allattamento. Per evitare rischi è bene consultare il proprio medico curante o il pediatra prima di assumerla.

Disclaimer 

Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.