Che cos’è il guaranà?
Il guaranà è una pianta che deve il suo nome al popolo dei Guaranì, originario dell’Amazzonia, che ne utilizzava i semi per produrre una bevanda. Oggi gli stessi semi sono utilizzati per la presenza di caffeina, sostanza che stimola il sistema nervoso centrale, il cuore e i muscoli. Oltre a questo, il guaranà contiene teofillina e teobromina, molecole molto simili per effetti alla caffeina.
A cosa serve il guaranà?
La sua assunzione viene consigliata per perdere peso, per aumentare le performance sportive, come stimolante e per ridurre l’affaticamento psico-fisico. Viene altresì utilizzato per combattere la bassa pressione e la sindrome da fatica cronica, per aumentare il desiderio sessuale e il flusso urinario, per prevenire la malaria e la dissenteria, come astringente e per trattare mal di testa, diarrea, febbre, problemi cardiaci, dolori articolari e alla schiena e stress da calore. Le prove scientifiche di questi e degli altri possibili utilizzi del guaranà non sono però ancora a garantire la sua efficacia.
Avvertenze e possibili controindicazioni
Per l’adulto l’assunzione di guaranà è considerata sicura quando avviene tramite il cibo, sotto forma di medicinali deve essere invece limitata a brevi periodi di tempo.
Dosaggi superiori a 250-300 mg al giorno sono stati associati ad effetti collaterali come irrequietezza, aumento della frequenza cardiaca, insonnia, nervosismo, aumento della respirazione e della pressione, tremori, acufeni, ansia, nausea e vomito. La causa va identificata ed attribuita alla caffeina, sostanza che rende il guaranà potenzialmente fatale se assunto in dosi molto elevate.
In caso di ansia, disturbi emorragici, diabete, diarrea, sindrome dell’intestino irritabile, malattie cardiache, pressione alta, glaucoma e osteoporosi è altamente sconsigliato l’utilizzo di guaranà.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.