Che cosa sono gli isoflavoni?
Sono un gruppo di composti fitonutrienti con azione antiossidante. Appartengono alla categoria dei fitoestrogeni, sostanze di origine vegetale simili agli estrogeni (sia dal punto di vista strutturale che funzionale). In ambito alimentare essi si trovano principalmente nella soia e in altri legumi (tra cui lenticchie e ceci), quantità inferiori si riscontrano anche in altri cibi (ad es. cereali integrali e finocchio). Tra gli isoflavoni più noti ci sono la genisteina e la diazeina, entrambi presenti nella soia.
A cosa servono gli isoflavoni?
Gli isoflavoni sono iscritti nel documento stilato dal Ministero della Salute “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico” e nello specifico nell’elenco “Sostanze con apporto massimo giornaliero definito”. Secondo i dati in possesso del Ministero della Salute la dose massima giornaliera di assunzione in completa sicurezza di queste sostanze è 80 mg (questa indicazione è da considerarsi valida per isoflavoni come la genisteina o per isoflavoni in mescolanza).
Tra i maggiori effetti che vengono loro attribuiti rientrano la riduzione degli effetti collaterali della menopausa, la protezione dei recettori degli estrogeni, la riduzione dei livelli del colesterolo e la protezione delle cellule dell’organismo dal danno ossidativo.
Per quanto riguarda la riduzione degli effetti della menopausa, gli isoflavoni sembrano essere di aiuto sino a partire dal periodo della premenopausa riducendo i sintomi tipici di questa condizione – quali le vampate di calore – e contribuendo a migliorare l’aspetto estetico (soprattutto pelle e capelli); sembrano inoltre di aiuto nel mantenere la mobilità delle articolazioni e il mantenimento della densità minerale ossea durante questo particolare periodo della vita femminile.
Attualmente non risultano claim autorizzati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) specifici per prodotti a base di isoflavoni.
Avvertenze e possibili controindicazioni
L’assunzione di isoflavoni può avere come effetto collaterale la comparsa di mal di stomaco o nausea. Sono invece rare, reazioni allergiche gravi a prodotti a base di queste sostanze: nonostante ciò, è bene avvertire sempre il medico nel caso in cui si dovessero notare eventuali sintomi di reazione allergica grave (rash cutaneo, prurito, gonfiore del viso, lingua o gola, forti capogiri, problemi di respirazione). Sebbene in fase di gravidanza e di allattamento il loro consumo mediante l’alimentazione risulti sicuro, è bene invece evitare il consumo di integratori a base di queste sostanze, atteso che non sono ancora noti gli eventuali effetti che il consumo di quantità maggiori potrebbe generare.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.