Cos’è la mastite?
La mastite è una patologia infiammatoria di tipo benigno della mammella che può manifestarsi su tutto solo su una parte del seno.
Esistono diversi tipi di mastite, suddivisi in due gruppi principali:
- mastiti puerperali di tipo batterico che possono insorgere durante l’allattamento
- mastiti non puerperali di tipo batterico che possono insorgere in ogni momento della vita
Un altro tipo di mastite, caratterizzata dall’assenza di infezione batterica è chiamata mastite asettica, e può insorgere durante radioterapia per tumore mammario, causando radiodermite.
Quali sono le cause della mastite?
Le cause della mastite possono essere diverse. Nelle mastiti puerperali, l’infiammazione della cute del seno è causata dalla penetrazione di batteri attraverso il capezzolo durante la suzione del neonato nell’allattamento, mentre nelle mastiti non puerperali i batteri possono penetrare attraverso il capezzolo o tramite piccole ferite o taglietti (soluzioni di continuo) della cute mammaria. Nella mastite asettica, non batterica e radioindotta, l’infiammazione mammaria può svilupparsi durante la radioterapia per tumore mammario, e causare radiodermite da esposizione alle radiazioni ionizzanti (raggi x e raggi gamma).
Quali sono i sintomi della mastite?
I sintomi caratteristici della mastite sono di tipo infiammatorio: arrossamento (rubor) della cute della ghiandola mammaria, tumefazione (tumor) e aumento della temperatura della pelle localmente (calor) e dolore (dolor).
Come si effettua la diagnosi di mastite?
La diagnosi di mastite è prevalentemente clinica, cioè avviene con la visita medica durante l’osservazione e la palpazione della mammella, anche se può avvalersi del supporto di ecografia e/o mammografia. Raramente è necessaria una biopsia per la diagnosi differenziale con la mastite carcinomatosa.
Come si cura la mastite?
La terapia per la mastite consiste nella somministrazione di antibiotici ad ampio spettro o mirati, e di antinfiammatori. Nella mastite puerperale, alla terapia farmacologica è associata la sospensione dell’allattamento e la somministrazione di farmaci a base di cabergolina.
In caso di formazione un ascesso può essere indicato il drenaggio chirurgico