Cos’è la tendinite?
La tendinite è un’infiammazione di un tendine, ovvero una struttura fibrosa che collega muscoli e ossa, consentendo il movimento delle articolazioni.
La tendinite può avere un’insorgenza acuta o progressiva. I sintomi tipici della tendinite sono dolore, tumefazione locale e difficoltà alla mobilizzazione dell’articolazione coinvolta.
In alcuni casi, come ad esempio anomalie del collagene di cui è sostituito il tendine, assunzioni di alcuni antibiotici o dopo ripetute infiltrazioni di cortisone, la tendinite può portare a una rottura del tendine: si tratta di una condizione che necessita di un intervento chirurgico per essere risolto. La tendinite può essere associata a presenza di calcificazioni.
La tendinite può colpire i tendini di qualsiasi articolazione, ma le più comunemente colpite sono:
- Spalle: tendinite della cuffia dei rotatori, tendinite del sovraspinato, tendinite del sottospinato, tendinite dell’infraspinato, tendinite del bicipite brachiale;
- Gomiti: epicondilite laterale (gomito del tennista), epicondilite mediale (gomito del golfista), tendinite del pronatore teres, tendinite del flessore radiale del carpo;
- Mani/Polsi: tenosinovite stenosante del pollice (dito a scatto), tendinite del flessore ulnare del carpo, tendinite del flessore radiale del carpo, tendinite del flessore superficiale delle dita, tendinite del flessore profondo delle dita;
- Anche: tendinite del tendine del gluteo medio, tendinite del tendine del gluteo minimo, tendinite del tendine del piriforme, tendinite del tendine del quadricipite femorale;
- Ginocchia: tendinite del tendine rotuleo, tendinite del tendine del quadricipite femorale, tendinite del tendine del semitendinoso, tendinite del tendine del semimembranoso;
- Caviglie: tendinite del tendine d’Achille, fascite plantare;
Quali sono le cause della tendinite?
Le cause della tendinite possono essere diverse, tra cui:
- Un uso eccessivo o ripetuto del tendine: questo è il caso più comune, ad esempio negli sportivi, nelle persone che svolgono lavori manuali o in chi fa un uso eccessivo di dispositivi elettronici.
- Un trauma: ad esempio una distorsione o una frattura può causare un’infiammazione del tendine.
- Alcune malattie: ad esempio diabete, malattie della tiroide, sovrappeso e obesità sono sia fattori predisponenti, sia fattori sfavorevoli per una risoluzione ottimale della tendinite.
- Alcuni farmaci: ad esempio i corticosteroidi possono indebolire i tendini e aumentare il rischio di tendinite.
L’attività sportiva con carichi eccessivi o scorretti, mancato rispetto dei tempi di recupero, di riscaldamento o stretching, e una tecnica sportiva errata,
Quali sono i sintomi della tendinite?
La tendinite si presenta con sintomi che, nella fase iniziale dell’infiammazione, insorgono in genere come dolore acuto. In alcuni casi, nella fase infiammatoria iniziale, il dolore compare solo all’inizio del movimento e poi scompare durante l’uso dell’articolazione e, spesso, evolve in un dolore che, nel tempo, compare anche durante il movimento. In alcuni casi particolari, come la tendinite del tendine di Achille o nelle cisti tendinee del polso, può comparire anche una tumefazione del tendine infiammato. Calore al tatto e arrossamento della cute sono segni occasionali di infiammazione dei tendini.
Come prevenire la tendinite?
Per prevenire la comparsa di tendinite è importante conoscere e mettere in atto alcune azioni, in particolare durante l’attività sportiva e l’attività lavorativa. Nello sport, ad esempio, è fondamentale il riscaldamento iniziale dei muscoli, lo stretching dei tendini e legamenti, insieme alla conoscenza del gesto sportivo e allo stretching di rilassamento muscolare dopo l’allenamento. Da non dimenticare che i tempi di recupero tra un allenamento e l’altro sono importanti, e variano con l’età, il sesso ed eventuali patologie di base.
Nell’attività lavorativa, inclusa quella domestica, è fondamentale adottare posture corrette, evitare di tenere a lungo la stessa posizione e, invece, variare i movimenti ogni qualvolta possibile. Inoltre, uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata, attività fisica adeguata all’età e alle proprie condizioni, aiutano a prevenire l’infiammazione e controllare i fattori di rischio della tendinite.
Quali esami servono per la diagnosi di tendinite?
La diagnosi di tendinite si effettua grazie alla visita ortopedica, con l’esame clinico, test ed esami strumentali, spesso durante la valutazione dell’ortopedico, quali l’ecografia e test funzionali. In caso di sospetta rottura del tendine, e quando è necessario programmare l’intervento chirurgico, può essere prescritta la risonanza magnetica.
Quali sono i trattamenti per la tendinite?
Nella fase infiammatoria iniziale, il trattamento per la tendinite prevede il riposo con eventuale scarico dell’arto, ghiaccio sulla parte dolente e analgesici, secondo la prescrizione dell’ortopedico. In caso la terapia iniziale non fosse sufficiente, in genere vengono prescritte terapie fisiche, come ad esempio laser e ultrasuoni, oppure onde d’urto focali efficaci sia per l’azione antinfiammatoria che per quella rigenerativa dei tessuti, in associazione alla fisiokinesiterapia.
Solo nei casi in cui il dolore è intenso e tale da impedire l’uso dell’articolazione, o svegliare la persona durante il sonno notturno, possono essere indicate infiltrazioni locali con cortisone, tenendo sempre conto degli effetti collaterali del cortisone sul tendine. Quando i trattamenti non chirurgici non danno più beneficio, o in caso di rottura del tendine, può essere consigliato l’intervento chirurgico di riparazione del tendine.