Emicrania continua, cefalea a grappolo: quali trattamenti esistono?


Nella cefalea a grappolo e nella emicrania continua è spesso coinvolto un gruppo di cellule nervose, chiamato ganglio sfenopalatino, associato al nervo trigemino. Questi tipi di cefalea, impattanti per la qualità di vita di chi ne soffre, spesso non rispondono al trattamento farmacologico.

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Il blocco del ganglio sfenopalatino diventa una possibilità di trattamento: se con questo blocco-test il passaggio degli impulsi dolorosi si ferma per qualche minuto e se il paziente sia immediatamente bene, si possono avere buone possibilità di curare il suo dolore.

Approfondiamo l’argomento con il dottor Evangelos Panagiotakos, anestesista specializzato in Terapia e Interventistica del Dolore della Clinica Sedes Sapientiae.

Cos’è e il ganglio sfenopalatino?

Il ganglio sfenopalatino è una complessa struttura nervosa che si trova nella profondità del naso, a pochi millimetri di profondità rispetto alla mucosa nasale. Si tratta di un fascio di fibre nervosa del sistema autonomico, che proietta informazioni, attraverso il nervo trigemino, alla corteccia cerebrale. Nascono così le cefalee a grappolo e gli attacchi emicranici peggiori.

Il sistema autonomico è un sistema di nervi di cui si parla poco, perché poco si conosce di questo e perché non dipende dalla nostra volontà. Così, per esempio, controlla quanto siano permeabili i vasi e il paziente si sente gonfio durante il mal di testa, controlla la lacrimazione e il paziente piange durante il mal di testa o ancora il naso colla o si tappa durante il mal di testa: un’infinità di sensazioni, poco definite.

Il ganglio sfenopalatino e il dolore

Quando si attiva e trasmette dolore, il ganglio sfenopalatino invia impulsi di dolore insopportabile. La cefalea a grappolo e l’emicrania continua hanno la triste fama di essere le cefalee “da suicidio”. Le fibre autonomiche appartengono a un sistema nervoso arcaico del nostro organismo, che permette la nostra sopravvivenza.

In cosa consiste il test o blocco del ganglio sfenopalatino?

Il blocco del ganglio sfenopalatino consiste in una procedura non dolorosa che ha come scopo interrompere il passaggio del messaggio doloroso al cervello. Si effettua anestetizzando il ganglio con poche gocce di anestetico locale, applicate in profondità all’interno del naso, sulla mucosa. In genere, è raccomandabile eseguire la procedura mentre il dolore è presente: i benefici sono immediati e il paziente riferisce subito sollievo dal mal di testa.

La radiofrequenza del ganglio è una soluzione?

In questi casi, ovvero quando la prova descritta ha esito positivo e il paziente ne trae beneficio, è consigliata la terapia di neuromodulazione con radiofrequenza del ganglio sfenopalatino. Procedendo per passi che confermano la sede dove il dolore si genera, possiamo essere ragionevolmente convinti quando proponiamo la radiofrequenza dello sfenopalatino.

Quali altre patologie possono avere beneficio da questo trattamento?

Oltre alla gestione delle forme resistenti di cefalea a grappolo ed emicranie, la radiofrequenza del ganglio può essere utilizzata anche per il trattamento del dolore cronico in altre patologie. Le distese interconnessioni di questo ammasso di nervi ci permettono di trattare patologie come la nevralgia del trigemino, la nevralgia post-erpetica (dolore da Herpes Zoster o fuoco di Sant’Antonio anche toracico), il dolore facciale atipico, l’emicrania parossistica, particolari casi di tumore del collo e testa, l’algodistrofia, il conflitto temporomandibolare e la rinite vasomotoria.