Approfondiamo l’argomento con il dottor Francesco Saccia, ortopedico della Clinica Sedes Sapientiae.
Cosa si sente quando il legamento crociato anteriore si rompe?
Il legamento crociato anteriore, noto tra gli sportivi anche con il suo acronimo LCA, è una struttura che, insieme al legamento crociato posteriore, mantiene stabile il ginocchio. In alcuni sport che prevedono salti, contatti con l’avversario, rotazioni del ginocchio, come rugby, calcio, basket, volley, sci, il legamento crociato anteriore e posteriore sono sottoposti a grandi sollecitazioni. Può quindi capitare che, a seguito di una rotazione repentina o di un contatto durante un’azione di gioco, lo sportivo senta uno schiocco al ginocchio, un dolore molto forte e la sensazione che il ginocchio non tenga. Sono i sintomi con cui si può manifestare una lesione del LCA, sebbene la loro intensità possa variare a seconda della gravità della lesione.
Come guarisce una lesione del legamento crociato anteriore?
A seconda del tipo di lesione, e nonostante la sua scarsa capacità di autoriparazione, il legamento crociato anteriore in alcuni casi selezionati può guarire spontaneamente. Tuttavia, se non curata adeguatamente, una lesione del LCA può portare nel tempo a danni a carico della cartilagine articolare, dei menischi e a artrosi precoce del ginocchio. Pertanto, in tutti i casi di trauma al ginocchio, anche in assenza di sintomi riferibili a una lesione del legamento crociato anteriore, è importante rivolgersi all’ortopedico per la visita e gli esami diagnostici al fine di escludere o confermare la presenza di lesione del LCA.
Come si cura una lesione del legamento crociato anteriore?
Sulla base della diagnosi, l’ortopedico può valutare la ricostruzione del crociato anteriore, anche negli sportivi molti giovani. La ricostruzione del legamento crociato anteriore prevede il prelievo di un tendine dal ginocchio o dalla caviglia del paziente stesso, che viene poi utilizzato per sostituire il legamento e fissato all’osso (autoinnesto). La scelta del tendine dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di sportivo (agonistico o amatoriale) e di sport praticato, ma anche il tipo di lavoro, l’età, il sesso, la presenza di malattie concomitanti. Sulla base delle caratteristiche del paziente, l’ortopedico può scegliere l’allograft (alloinnesto da cadavere), ovvero la ricostruzione con un tendine da banca dei tessuti, oppure l’autoinnesto con un tendine prelevato dal paziente stesso, potendo scegliere tra quattro tendini diversi (tendine rotuleo, tendine quadricipitale, semitendinoso con o senza il gracile, tendine peroniero lungo). L’autoinnesto è la soluzione che si tende a privilegiare nei giovani, perché richiede tempi di integrazione tendine-osso più rapida rispetto all’innesto di banca. Esistono diverse tecniche di ricostruzione del legamento crociato anteriore: tuttavia, in caso di lesioni di tre o più legamenti (lesioni multilegamentose) l’autoinnesto non è praticabile e si dovrà necessariamente ricorrere a un tendine di banca. Ogni decisione però viene sempre presa in accordo con il paziente.