Il dottor Matteo Goss, chirurgo generale ed endoscopista del Gastro Center della Clinica Sedes Sapientiae, in un’intervista per l’editoriale OK salute e benessere ha spiegato quali alimenti possono aiutare a prevenire e ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo.
Cos’è il reflusso gastroesofageo?
Uno studio pubblicato su Gastroenterology rivela che circa il 13,3% della popolazione mondiale sperimenta sintomi di reflusso ogni settimana, questi comprendono bruciore, rigurgito acido, difficoltà a deglutire, dolore toracico, raucedine, tosse cronica e in alcuni casi disturbi respiratori, innescati dall’inalazione di acido.
Il reflusso, se si presenta occasionalmente, non richiede un particolare trattamento, ma la sua cronicizzazione necessita di interventi mirati, inclusi cambiamenti nella dieta e nello stile di vita.
Alcune condizioni possono favorire l’insorgenza del reflusso gastroesofageo, tra cui l’obesità, la gravidanza e il fumo.
In soggetti obesi o in forte sovrappeso, la pressione addominale facilita il reflusso acido, lo stesso avviene in gravidanza, specialmente durante il terzo trimestre, quando le dimensioni del feto aumentano causando una maggiore pressione sullo stomaco.
Il fumo rappresenta un ulteriore fattore di rischio poiché la nicotina tende a rilassare il cardias, la valvola che separa l’esofago dallo stomaco e che, normalmente, si chiude per impedire la risalita dell’acido gastrico.
Un cardias indebolito o rilassato può favorire il reflusso, tra le cause che contribuiscono a questo fenomeno vi sono anche l’ernia iatale, l’avanzare dell’età e lo stress, che stimola la produzione di acido gastrico.
Quali sono gli alimenti consigliati e sconsigliati per il reflusso?
L’alimentazione può rivelarsi un valido alleato per contrastare i sintomi del reflusso riducendo l’acidità gastrica e a facilitando la digestione.
Uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association, dimostra che una dieta a basso contenuto di grassi e ricca di fibre può alleviare i sintomi del reflusso del 37% rispetto a una dieta occidentale tradizionale.
Tra gli alimenti consigliati si trovano verdure non acide (come carote, zucchine e broccoli), frutta non agrumata (mele, banane e meloni), cereali integrali, proteine magre (pollo, tacchino e pesce), latticini a basso contenuto di grassi e grassi sani come avocado e noci.
Gli abbinamenti ideali includono proteine magre con verdure non acide, ad esempio pollo alla griglia con contorno di broccoli al vapore, inoltre, anche i cibi fermentati come kimchi, crauti e kefir possono dare un contributo positivo alla salute digestiva.
Anche i metodi di cottura fanno la differenza, infatti si consiglia quelle leggere come al vapore, al forno o alla griglia.
Tra gli alimenti da evitare, invece, ci sono quelli ricchi di grassi e fritti, che rallentano la digestione e aumentano la pressione sullo sfintere esofageo inferiore, i cibi piccanti, che possono irritare l’esofago e gli agrumi e pomodori, con il loro alto tasso di acidità, sono anch’essi da consumare con cautela.
Infine, caffeina, cioccolato, alcol e bevande gassate sono sconsigliati poiché tendono a rilassare il cardias e aumentare la pressione addominale peggiorando i sintomi.
Gli specialisti suggeriscono un approccio personalizzato alla dieta poiché la tolleranza ai vari alimenti è soggettiva, in questo modo, tenendo traccia di ciò che si consuma e dei sintomi associati, è possibile individuare i cibi che scatenano più facilmente il reflusso.
Consigli pratici per gestire il reflusso
Per migliorare i sintomi del reflusso basta mettere in pratica alcuni piccoli accorgimenti.
- Evitare pasti abbondanti e preferire piccoli pasti frequenti per ridurre lo sforzo digestivo
- masticare lentamente e bene ogni boccone per favorire la digestione e ridurre il rischio di reflusso
- non sdraiarsi subito dopo aver mangiato e aspettare almeno due o tre ore prima di andare a letto
- per chi soffre di reflusso notturno, dormire con la testata del letto leggermente sollevata (circa 15 cm)
- evitare abiti troppo stretti intorno all’addome
- per chi è in sovrappeso, perdere qualche chilo può aiutare a tenere sotto controllo i sintomi.
Integratori utili
Alcuni integratori possono dare un ulteriore supporto nella gestione del reflusso. Tra i più raccomandati:
- aloe vera: il succo di aloe ha un effetto lenitivo sull’esofago;
- probiotici: favoriscono l’equilibrio del microbiota intestinale, supportando la salute digestiva;
- melatonina: se assunta prima di dormire, può ridurre i sintomi del reflusso e migliorare la qualità del sonno;
- liquirizia deglicirrizinata: protegge e lenisce la mucosa gastrica;
- zenzero: con le sue proprietà antinfiammatorie, aiuta a combattere i sintomi del reflusso.
In ogni caso, è sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziare l’assunzione di integratori, specialmente se si è in terapia farmacologica o si soffre di altre condizioni di salute.
Un esempio di menù anti-reflusso
Per offrire un’idea pratica di dieta adatta a chi soffre di reflusso, ecco un esempio di menù giornaliero:
- colazione: fiocchi d’avena con latte di mandorla e una banana;
- spuntino di metà mattina: una mela sbucciata;
- pranzo: insalata di quinoa con pollo grigliato, cetrioli, carote e un filo d’olio extravergine di oliva;
- spuntino di metà pomeriggio: yogurt magro con qualche gheriglio di noce;
- cena: merluzzo al forno con contorno di zucchine al vapore;
- spuntino serale: una pera sbucciata.
Questo tipo di alimentazione accompagnata da uno stile di vita sano, può aiutare a ridurre i sintomi del reflusso e migliorare il benessere complessivo.