Il Papilloma Virus e l’importanza della prevenzione


L’HPV (Human Papilloma Virus) è un virus a DNA ampiamente […]

L’HPV (Human Papilloma Virus) è un virus a DNA ampiamente diffuso, che rappresenta una delle infezioni sessualmente trasmesse più comuni. Si presenta con una vasta gamma di ceppi, contando oltre 100 tipologie identificate, ciascuna con effetti variabili in base al tipo e alla famiglia virale di appartenenza. L’infezione da HPV colpisce circa il 70-80% degli uomini e delle donne sessualmente attivi, ma l’organismo risulta in grado di combattere e eliminare il virus in oltre il 90% dei casi.

La trasmissione avviene principalmente per via sessuale e può verificarsi anche tramite contatti cutanei diretti. Benché la maggior parte delle infezioni sia asintomatica e si risolva nel tempo, in alcuni casi persiste e può causare importanti complicanze, come lo sviluppo del cancro del collo dell’utero.

Approfondiamo il tema con la dottoressa Maria Consolata Amedeo, ginecologa della Clinica Sedes Sapientiae.

Quali sono le cause e i sintomi del tumore alla cervice uterina?

È necessario specificare che l’HPV è riconosciuto come la causa primaria di carcinoma cervicale: si stima infatti che sia responsabile di quasi il 100% dei tumori della cervice uterina. Tuttavia, non tutte le infezioni da HPV provocano lo sviluppo di tumori, solo alcuni ceppi ad alto rischio sono associati a un aumentato rischio di cancro cervicale.

Per inquadrare il fenomeno è bene citare qualche dato: a livello mondiale il cancro cervicale rappresenta il secondo tipo di cancro più comune tra le donne; in Italia l’incidenza del carcinoma invasivo del collo dell’utero si attesta intorno a 10 casi ogni 100.000 donne, con una età mediana di insorgenza di 51 anni per le forme invasive, che scende a 32 anni per le forme intraepiteliali.

Il tumore della cervice uterina in fase iniziale è spesso asintomatico o presenta sintomi non specifici: ad esempio, sanguinamenti vaginali al di fuori del ciclo, inusuali perdite vaginali, dolore a livello pelvico e durante i rapporti sessuali. Negli uomini invece la presenza dell’HPV è spesso asintomatica, configurandosi come portatori sani del virus, senza manifestare alcuna lesione visibile oppure con piccole puntine rossastre che sporgono sul glande.

Che ruolo svolge la prevenzione?

È fondamentale e si sviluppa in tre punti: prevenzione primaria (il vaccino), prevenzione secondaria (Pap-test e Hpv test), educazione alla prevenzione delle malattie sessualmente tramesse.

Il test del HPV riveste un’importanza fondamentale per la salute femminile. L’esame si dimostra essenziale nell’affrontare referti citologici incerti, fornendo chiarezza nelle valutazioni diagnostiche e permettendo di identificare con precisione infezioni persistenti, soprattutto nelle donne di età superiore ai 30 anni. È anche un test più sensibile nel determinare la presenza della malattia rispetto al solo Pap-test, raccomandato ogni tre anni a tutte le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, e strumento diagnostico fondamentale per la prevenzione del cancro cervicale. Quest’ultimo infatti consiste nel prelievo di cellule dal collo dell’utero e dal canale cervicale, permettendo di individuare le anomalie cellulari precancerose, spesso molti anni prima della possibile insorgenza di un tumore.

In ultimo l’HPV-DNA test è utile per la rilevazione di una infezione da tipi di HPV a elevato rischio o impiegato come supporto nei casi di esiti del Pap-test ambigui.

Prevenzione e vaccinazione

La prevenzione della trasmissione dei condilomi genitali può essere raggiunta riducendo l’attività sessuale ad alto rischio e utilizzando il preservativo, che però va detto, pur riducendo il rischio, non elimina completamente la possibilità di contagio in quanto non copre interamente le zone di contatto.

La vaccinazione, invece, rappresenta l’unica forma di prevenzione effettiva, offrendo protezione contro ceppi oncologicamente più aggressivi dell’HPV che colpiscono la cervice uterina e contro gli stessi ceppi a basso rischio che sono più infettivi. Tuttavia, il vaccino non garantisce una protezione totale contro tutti i ceppi di HPV ad alto rischio, pertanto è essenziale sottoporsi regolarmente a screening e test diagnostici.