Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Diletta Martano, nutrizionista della Clinica Sedes Sapientiae.
Cosa influenza la fame e il modo di mangiare?
Più volte al giorno compiamo l’azione del mangiare, e spesso la svolgiamo senza soffermarci davvero su cosa stiamo mangiando e che cosa cosa ci ha spinto a farlo. Diversi sono i fattori che influenzano l’atto del mangiare, e non è soltanto la fame: svariati stimoli, infatti, entrano in gioco e tra questi sicuramente le emozioni rivestono un ruolo importante.
Quando si provano emozioni soprattutto di tipo negativo come rabbia e tristezza, è più facile sfociare nella cosiddetta fame emotiva, ovvero mangiare per colmare in quel momento un dispiacere o un vuoto emotivo. Anche la vista, il tatto, l’olfatto, l’udito e il gusto incidono sulle scelte alimentari; spesso infatti capita di decidere di mangiare un certo cibo perché vedendolo o sentendone l’odore si sviluppa il desiderio di consumarlo, anche se magari abbiamo appena finito di mangiare e abbiamo già raggiunto lo stato di sazietà.
Non è dunque facile imparare a mangiare in modo consapevole, ma se si decide di intraprendere un percorso di mindful eating, guidati dalle figure professionali giuste come un nutrizionista specializzato nell’ambito, si può imparare gradualmente a ristabilire con il cibo un rapporto sano ed equilibrato, riconoscendo in maniera più chiara gli impulsi che spingono a mangiare e vivere il momento del pasto in maniera più serena.
Come funziona la mindful eating?
È importante sottolineare che l’approccio della mindful eating non è quello di una dieta, non è necessario misurare i cibi in grammi e nemmeno eliminare determinati cibi. L’obiettivo della mindful eating è imparare ad essere presenti in ciò che si sta facendo mentre si mangia, imparare a riconoscere il senso di fame e di sazietà, e per farlo si deve prima di tutto diventare consapevoli di sé stessi e dei propri bisogni.
Il percorso di mindful eating aiuta quindi la persona a essere presente nelle scelte che fa attraverso una serie di tecniche che includono esercizi di meditazione e esercizi più pratici da fare con il supporto del nutrizionista o dello psicologo, oppure da praticare a casa.
Alcuni consigli utili che possono aiutare ad avvicinarsi ad un approccio di mindful eating sono:
- Cercare di allontanare tutte le possibili fonti di distrazione durante il pasto. La televisione e il cellulare sono tra le principali fonti di distrazione e molte persone, soprattutto quando mangiano da sole, non si rendono conto di quanto questi elementi siano distraenti, tanto che spesso inducono a mangiare molto più velocemente del normale, senza assaporare realmente ciò che si sta mangiando.
- Mangiare lentamente, cercando di assaporare ogni boccone e concentrandosi sui differenti sensi.
- Evitare di mangiare quando ci si trova in uno stato emotivo particolarmente alterato. Meglio fare altre attività.
- Rendere il momento del pasto il più piacevole possibile e quindi cercare di soddisfare ad esempio la fame degli occhi preparando una bella tavola e disponendo gli alimenti nel piatto in modo armonioso e curato.