Fecondazione in vitro eterologa con seme di donatore

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Cos’è la fecondazione in vitro eterologa con seme di donatore?

La fecondazione in vitro eterologa con seme di donatore è una tecnica di procreazione medicalmente assistita (PMA) che prevede la fecondazione degli ovociti con spermatozoi crioconservati provenienti da un donatore anonimo, maggiorenne e selezionato.  

Per ottenere il seme del donatore viene effettuata un’analisi del sangue e delle urine e test psicologici, necessari a verificare le condizioni di salute generale, l’assenza di malattie, e valutare la qualità degli spermatozoi. Prima del suo utilizzo, il seme donato viene crioconservato, cioè congelato, per almeno sei mesi allo scopo di garantire l’assenza di alcune malattie sessualmente trasmissibili.

Le tecniche di fecondazione in vitro eterologa con seme di donatore più utilizzate sono:

  • ICSI (Intra Cytoplasmic Sperm Injection): è una tecnica di laboratorio che richiede un solo spermatozoo per ogni ovocita fecondato. L’embrione viene trasferito in utero con una procedura eseguita dal ginecologo.
  • FIVET (Fecondazione In Vitro Embryo Transfer): è la tecnica classica e richiede un numero di spermatozoi tra 50.000 e 100.000 inseriti nel mezzo di coltura in cui si trovano gli ovociti prelevati al momento della maturazione. Nelle successive 24 ore si effettua il controllo di quanti ovociti siano stati fecondati.

Il seme del donatore viene raccolto e conservato prima di iniziare il trattamento. L’intero processo ha una durata complessiva di circa un mese.

Quando è indicata la fecondazione in vitro eterologa?

La tecnica di fecondazione in vitro eterologa con seme di donatore è indicata nel trattamento di grave infertilità maschile e dopo che la coppia non ha ottenuto una gravidanza con diversi tentativi di fecondazione in vitro omologa (con seme del partner).

Come si esegue la fecondazione in vitro eterologa?

Le fasi per ottenere la fecondazione in vitro con seme di donatore anonimo sono diverse:

–       Stimolazione delle ovaie con ormoni, somministrazione di LH (ormone luteostimolante) per stimolare in modo naturale la completa maturazione dell’ovocita. La maturazione degli ovuli viene controllata con ecografie.

  • Prelievo degli ovociti maturi con puntura e aspirazione dei follicoli, con una procedura in anestesia generale, e loro conservazione per alcune ore in un liquido di coltura. Durante questo tempo viene preparato il liquido seminale del donatore selezionato per isolare gli spermatozoi mobili.
  • Fecondazione in vitro:
  • con tecnica ICSI, gli ovociti vengono denudati, cioè le cellule presenti nella superficie degli ovociti vengono rimosse, e al loro interno viene iniettato un singolo spermatozoo
  • con tecnica FIVET, gli spermatozoi vengono inseriti nella coltura in cui si trovano gli ovociti in attesa che avvenga la fecondazione
  • Coltura degli embrioni in un ambiente di laboratorio controllato con temperatura di 37°C e atmosfera con 5% di ossigeno e 6% di anidride carbonica. Lo sviluppo degli embrioni viene controllato meticolosamente fino al massimo alla sesta giornata dalla fecondazione.
  • Trasferimento embrionario avviene tra il secondo e il quinto giorno successivo alla fecondazione, a seguito della selezione degli embrioni, con una procedura che non richiede anestesia. Gli embrioni con le migliori caratteristiche di sviluppo vengono depositati all’interno dell’utero, grazie a un catetere sottile. Può capitare che gli embrioni diano luogo a una gravidanza multipla. Per questo motivo, il trasferimento embrionario va adattato alle esigenze di ogni coppia/paziente.
  • Crioconservazione, nota come vitrificazione, è la procedura di conservazione degli embrioni non trasferiti nella banca degli embrioni, in modo da poter essere usati in successivi cicli se non si ottiene la gravidanza al primo tentativo.